lunedì 28 maggio 2012

Wet Palette

WET PALETTE (TAVOLOZZA BAGNATA)

a costo di qualche Kloria !

Molte persone, quando ne parlo, mi chiedono incuriositi cosa sia questa fantomatica wet palette! (n.d.a. "Che besssstia è???")
Si tratta di uno strumento che permette di mantenere freschi i colori acrilici mentre si dipinge.
La si realizza con un contenitore per l'acqua, una spugnetta e un foglio di carta forno.
Il contenitore può essere di qualsiasi forma e dimensione. Io vi illustrerò come ottenerne una funzionale (non ingombrante e comodissima) a costo zero!
COME REALIZZARLA:

Per prima cosa uscite dalle vostre tane, trascinatevi fino al supermercato e acquistate una confezione di gelato da 1250 g. Sceglietene uno alla frutta, risparmierete qualche caloria ;) 

La prima cosa da fare è darci dentro... mangiatelo tutto! Non sarà un sacrificio per molti, ora che arriva l'estate !!!



Dal coperchio ricavate il vostro contenitore per l'acqua. Ora vi serve una spugnetta per piatti (di quelle basse), tagliatela della dimensione appropriata e imbevetela d'acqua .
Tagliate un pezzo (leggermente più piccolo della spugna) di carta forno e fatelo aderire bene.




La vostra wet palette è pronta all'uso! Il colore resterà umido ma, per aumentarne l'efficacia, nelle pause tra una sessione e l'altra copritela con un ulteriore coperchio in modo da rallentare l'evaporazione dell'acqua.

 NOTE :
-LA SCELTA DELL'ACQUA. Io uso acqua distillata o acqua del rubinetto portata ad ebollizione per eliminare una percentuale del calcare contenuto
-LA SCELTA DELLA CARTA FORNO. Dopo vari tentativi ho scelto quella della SIGMA perché più resistente, di contro fa traspirare meno l'acqua quindi il colore dura meno rispetto ad altre carte.
-Esiste in commercio anche una carta apposita. E' sicuramente migliore ma ha costi più elevati (informazioni più dettagliate in seguito)
-Per chi volesse uno strumento più professionale in commercio esistono Wet Palette di varie forme e dimensioni (informazioni più dettagliate in seguito)

Buona pittura a tutti !



martedì 15 maggio 2012

Benvenuti

é da un po che c'è il mio blog , ma non lo avevo mai aggiornato, ultimamente molto del mio tempo libero e non l'ho dedicato a questo aspetto publicitario e non solo del mio lavoro.

Il mio obbiettivo è riuscire a darvi, un servizio a 360° , partendo dal semplice piacere nell'osservare le mie creazione(spero sia tale per voi) passando per i consigli della sessione tutorial arriviamo alla parte commerciale dedicata a chi vuole ingaggiarmi come pittore o insegnante e alla fine all'iminente apertura come rivenditore di miniature e materiale per modellismo e belle arti (di cui illustrerò i dettagli a suo tempo)

Ora per inaugurare ufficialmente il tutto, uno dei pezzi che più adoro tra le creazioni di Alan Carrasco
Chi mi conosce sicuramente si ricorda di ReMaulg:"chi è lo re"  quest'ultimo è la stessa miniatura con un'ambientazione più elaborata e con una scelta cromatica ma soprattutto di direzione della luce differente .


Ecco a voi :
Maulg  The Return of The King 
Ritornato tra le rovine del suo regno per riprendersi la Corono che gli spetta di diritto ...






Altre foto nella gallery
mentre
 tra i tutorial trovate come ho creato i funghetti luminosi
e
presto altri sulla pittura , i materiali, e la creazione in generale.

Un saluto a tutti voi e buona visione !

venerdì 11 maggio 2012

Creare funghi


Materiale necessario

stucco bicomponente morbido tipo milliput o magic-sculpt
filo di ferro varie dimensioni
colla caldo
colla cianoacrilica
alcol
pennello brutto con setole morbide
supporto

Funghi a gambo esile

Si taglia il filo di ferro , si prendono due parti uguali dallo stucco bicomponente e si amalgama bene.
(sconsiglio la materia verde perché più difficile da lisciare e non è carteggiabile)


Si crea un cilindretto si taglia un pezzettino della dimensione voluta e si appuntisce un'estremita facendola ruotare tra indice e pollice.


con un pennello in gomma si crea una rientranza all'altra estremità.
fissato il filo di ferro su di un supporto(lo tagliamo più lungo per comodità ) mettiamo un goccia di colla in punta e ci appoggiamo la cappella del fungo.
Una volta incollato lisciamo con il pennello inumidito con alcol e possiamo sistemare la forma come desideriamo. Oltre a punta si possono fare anche tondi con cappelle più o meno grandi.
Nel caso sia necessario è possibile lisciare ulteriormente lo stucco con carta vetrata fine.




Funghi a Gambo grosso

(tipo Porcini)
in questo caso i gambi li facciamo con una goccia di colla a caldo solidificata , una pallina ovale per la testa del fungo che poi schiacceremo sulla parte sottile





Alcuni esempi dipinti

si possono anche creare con la pittura funghi luminosi, molto adatti ad ambienti scuri.
Affinché diano l'impressione di emettere luce devono essere l'elemonto più chiaro e tramite un effetto OSL  ( verrà spiegherò in un'altra parte) gli oggetti che li circondano devono assumere la sfumatura della luce emessa e diventare più scuri man mano che ci si allontana dalla fonte luminosa.


Buon divertimento...! 
Mirko

mercoledì 9 maggio 2012

Viking Warrior



Miniatura in Metallo Bianco 90mm  ditta Soldier

Di rilevante c'è l'utilizzo della tecnica del metallo lucidita per dipingere l'elmo
Tecnica che a breve desrcriverò nel dettaglio nella sessione dei Tutorial  






lunedì 7 maggio 2012

The Legend of Dark Forest

Si narra che un tempo lontano ,nella Foresta Oscura ,

si nascondesse un immenso tesoro ,sorvegliato da creature demoniache .
Un giorno un manipolo di impavidi guerrieri si addentrò nella selva per
impadronirsi delle ricchezze .
solo un servo sopravisse . Fuggito ... o lasciato andare ?

Martin McCulligham
Da. La verità tra Miti e Leggende


Lascio la foresta appena alle spalle del demone alla vostra immaginazione , e chissa se altri avranno poi il coraggio di ritornare in quel luogo infestato???????

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Once upon a time, into the Dark Forest,

a great hidden treasure lay watched by demonic creatures.
One day a group of brave adventurers crossed the Dark Forest
searching for the treasure.
Only a servant survived.
Escaped... or was set loose?

Martin McCulligham

Da. True between Myths & Legend

I leave the forest just behind the demon to your imagination, and who knows if others will then have the courage to return to this place haunted????


BEST OF SHOW  al GROG Lucca Comics & Games 2011







 Quest'ultima foto è dell'amico Louis D'Orio

La Hire

Un'altro busto bello grosso, scala 1/10 in Resina della Young Miniatures


Étienne de Vignolles, detto "La Hire" (Vignoles, 1390 – Montauban, 11 gennaio 1443), è stato un condottiero francese durante la Guerra dei Cent'anni.
Si è guadagnato il suo soprannome sul campo di battaglia, per la violenza e per l'ira che l'hanno reso famoso (infatti, ire, nel francese d'allora, significava collera).

Colori acrilici
passaggi per il metallo:
da primer bianco
Tante mani di Nero+Blu notte, per iniziare a rendere più scure alcune aree
poi A seconda delle zone boltung metal sulle placche più interne
e Chainmail sulle bordature e le punte
Ombre con Smok valleyo, nero, toni di blu e aggiunta di scar red, e altri colori che non ricordo
luci con Chainmail e mitril silver,
intermedi: velature di azzurro e un tono giallastro (quasi non si vedono ma servono secondo me)
Una volta soddisfatto del risultato , una passata leggera di smoke Tamya.




Morkot

Per niente semplice da dipingere questo colosso, la scultura della pelle se pur ben fatta ha gia tantissime rughe e graffi che intralciano lo scorrere del pennello , ma allo stesso tempo donano un'aspetto ancora più vissuto al personaggio


Dopo aver dipinto le masse dei muscoli dando rilieve anche a due o tre che non erano scolpiti , ho ripassatto la maggio parte dei graffi e delle rughe della pelle proprio per aumentare la sensazzione di pelle coriacea di questo grande Orko

Volevo riprendere il tutto ad olio ma poi sono rimasto soddisfatto del risultato e quindi ho desistito.
I metalli li ho trattati come al solito con acrilici GW salvo l'aggiunta di ruggine con pigmenti dati col pennello umido.







Scala 1:10 scultura di Alan Carrasco, produttore Artefactory.

Aragorn


Questo è un pezzo in 54mm dell'Andrea Miniatures
che ho dipinto per sperimentare effetti di texture sui vestiti





dopo aver assemblato l'intera miniatura ,aver stuccato i vari buchi tra spalle e mantello e averla primerizzata con  grigio tamya , ho spruzzato in modo molto grezzo verde giallo e rosso con l'ausiglio dell'aerografo.
senza creare sfumature se non sugli incoci di questi tre colori puri

"a questo punto nel caos generale del pezzo"

a pennello ho dato due tre passate per delineare meglio la base dei colori che volevo realizzare si puo vedere bene sui verdi della foto (sotto), mentre sul rosso c'è gia l'abbozzo di luci ed ombre costruite posizionando luci , ombre e poi amalgamendo con  mezzi toni.
Curando da subito un'iniziale testurizzazzione come fosse la trama del tessuto, dipingendo piccoli segmenti orizzontali.

Dipinto quasi completamente il volto , una volta soddisfatto e scurito molto i capelli perchè non scolpiti benissimo, ho finito tutti gli indumenti come spiegato per il rosso.
Il colore sulle luci è molto desasturato per aumentare l'effetto dell'usura.





venerdì 4 maggio 2012

Come realizzare il filo spinato

Tutorial dell'amico Alessandro Bruni sulla realizzazione di filo spinato
Per costruire il filo spinato, ho dovuto prima inventare un telaio che mi permettesse di mantenere il filo madre in tensione.

Per realizzarlo ho piegato, con l’aiuto di robuste pinze, un tondino di ferro dal diametro di due mm.


Ho praticato due solchi agli estremi della struttura, da una parte per legare e bloccare il filo e dall’altra per farlo scorrere sotto il peso di tensione.



Nel mandrino di un trapano elettrico ho stretto un gancio in ottone al quale ho fissato due fili di ferro ricotto a uso orafo del diametro di mm 0,18.

Avviando il trapano a bassissima velocità i due capi si attorcigliano creando così una copia in scala del cavo principale del filo spinato.


Il filo montato sul telaio e tenuto in tensione da un piombo.


Per ottenere i “nodi” caratteristici del filo spinato avvolgo una coppia di fili intorno al cavo madre quindi interpongo due stuzzicadenti e ripeto l’operazione…..e ancora….. e ancora….. fino al raggiungimento della misura desiderata.


Dopo aver rimosso gli stuzzicadenti taglio il filo in prossimità del nodo dando “vita” alle spine.


Con l’aiuto di una pinzetta separo le spine che dovranno essere due e distinte a ogni lato del nodo.


Per meglio comprendere la dimensione del filo spinato, in questa immagine si può confrontare il nodo con la capocchia di uno spillo.


Quresto metodo è stato utilizato per la realizzazione del filo spinato dell'ambientazione di Arbeit Macht Frei
Modello in scala 60mm pittura di Mirko Cavalloni anno 2011




Modificando la grandezza del filo metallico è possibile aplicare lo stesso metodo per la realizzazione in altre scale